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BUSINESS PLAN COS’È E COME SI REDIGE PER UNA STARTUP

Il Business Plan è un documento fondamentale per ogni attività imprenditoriale.
Il Business Plan per una startup è probabilmente ancora più importante.
In questo articolo cerchiamo di comprendere cos'è il Business Plan, come si redige e perché è tanto importante il Business Plan per una startup.

1. BUSINESS PLAN: COS’È

Per Business Plan si intende innanzitutto un piano d’impresa, è un documento che descrive dettagliatamente gli aspetti di una attività imprenditoriale neo nata (o di un nuovo progetto di un’azienda già avviata), al fine di dimostrarne la fattibilità dal punto di vista tecnico ed economico.

 

Per le startup invece, che risultano in assenza di uno storico finanziario, il business plan risulta l’unico parametro per essere valutata sotto il profilo tecnico.

 

Se il contenuto del Business Plan sarà convincente e credibile, il progetto avrà molta più probabilità di essere finanziato.

Per quanto concerne gli obiettivi invece, i principali di un Business Plan sono dunque due:

  1. fornire un’immagine convincente dal punto di vista economico e di sviluppo progettuale: il fine è farsi conoscere e dare una buona impressione ai soggetti finanziatori;
  2. creare uno strumento utile alla pianificazione: l’obiettivo è dunque analizzare al meglio ogni aspetto del progetto imprenditoriale, evidenziando i punti di forza e verificare come ovviare ai punti di debolezza

2. BUSINESS PLAN: COME SI REDIGE

Il Business plan, per essere redatto in maniera perfetta, deve rispettare una struttura di business ben definita, e nello specifico un buon format del documento di pianificazione potrebbe essere il seguente:

  1. Sommario;
  2. Descrizione Azienda/Progetto;
  3. Fattibilità di marketing;
  4. Fattibilità tecnica;
  5. Fattibilità economico-finanziaria;
  6. Fattibilità organizzativa.

Nella parte introduttiva è opportuno indicare le principali informazioni del business plan (BP) come: la denominazione dell’azienda, le finalità del piano, i destinatari, la sua struttura e sintetizzarne anche i contenuti; si tratta di una parte che deve riportare in modo sintetico i dati salienti di carattere economico-finanziario e le strategie per la realizzazione degli obiettivi.

 

Nella parte “Descrizione Azienda/Progetto” si possono inserire le informazioni relative alla struttura proprietaria, alla localizzazione produttiva e commerciale e alle performance storiche in caso di un’azienda ongoing, la mission aziendale e gli obiettivi economico-finanziari.

 

È proprio in questa sezione che deve prendere corpo tutto l’impianto progettuale in merito ai mercati da aggredire, ai prodotti da offrire, alle modalità di collocamento commerciale.

 

Alla Fattibilità di marketing segue, quindi, la Fattibilità tecnica, sezione in cui devono essere esposte le principali tematiche connesse con lo sviluppo operativo del progetto, le tipologie d’investimento e il loro ammontare, i processi tecnologici e produttivi da adottare, i modelli di rapporto con fornitori e distributori.

3. BUSINESS PLAN PER STARTUP

In caso di start-up, prende corpo, in tale sezione, la descrizione delle principali spese necessarie all’avvio dell’iniziativa e delle fonti finanziarie necessarie.

 

La costruzione del documento di pianificazione continua con l’analisi della Fattibilità economico-finanziaria in cui le strategie devono essere raccordate con i volumi di vendite e di profitto desiderati, con le necessità di pareggio economico, con la struttura dei margini di contribuzioni ai vari livelli, con i risultati delle analisi per ratio e per settore, al fine di testare la convenienza dell’iniziativa.

 

Anche questa è una parte molto impegnativa, tipicamente contabile, in cui è utile descrivere i risultati auspicati per prodotto, segmento di mercato, area geografica in modo da poter frammentare obiettivi globali, spesso poco indicativi, in una serie di target più precisi, definiti e realizzabili.

 

Quindi il piano deve proseguire con una parte denominata Fattibilità organizzativa nella quale devono essere indicati tutti i programmi necessari alla realizzazione delle strategie, risorse tecniche, economiche, finanziarie e umane, fasi, tempi e modalità di controllo ritenute più opportune per seguire i processi attivati.

 

Dovrà quindi essere delineata la struttura organizzativa, le responsabilità, le vie di coordinamento.

 

Come ultimo step è preferibile, almeno per grandi linee, prevedere un piano di emergenza da implementare in caso di andamenti poco soddisfacenti o gravi difficoltà che richiedano un intervento pronto e determinato di riassetto.

 

Pertanto, in base al format che si andrà a descrivere, l’imprenditore, il consulente o il manager avranno la possibilità di strutturare un sistema lineare di raccolta ed elaborazione dati che renderà molto più agevole il lavoro e la comprensione dei casi pratici sviluppati.

 

L’importanza di un Business Plan per una startup è ancora maggiore perché è fondamentale per colpire in maniera opportuna potenziali investitori, indispensabili per far avviare o far crescere il progetto.

 

Anzi, per una startup poter contare su un Business Plan redatto ad hoc per il tipo di investitore a cui si rivolge, come un angel investor o un incubatore, può fare notevole differenza e segnare lo spartiacque tra il successo o il fallimento.

 

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