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BUSINESS PLAN PER STARTUP: L’EXECUTIVE SUMMARY

Quando si procede alla realizzazione di un business plan per startup è di fondamentale importanza, per la ricerca degli investitori, la realizzazione di un executive summary, che spesso viene allegato al Business Plan come presentazione della propria impresa.
Ti spieghiamo, di seguito, cos'è l'executive summary e perché è così importante per la tua startup.

1. BUSINESS PLAN PER STARTUP: CHE COS’È UN EXECUTIVE SUMMARY

L’executive summary è una parte di documento in cui sono riassunti i punti salienti di quanto esposto nelle altre pagine del documento stesso, che di solito è di natura commerciale.

 

Le energie impiegate per svolgere ricerche accurate, analisi e previsioni avranno risvolti positivi nel tempo, permettendo al team di avviare e condurre un business senza sorprese, garantendo una posizione di vantaggio nei confronti dei competitor che non dispongono di tutte queste informazioni.

 

L’executive summary può aiutare una startup a rappresentare in poche righe un’intera storia, semplificandone il contenuto per uno scopo ben preciso.

 

Solitamente l’executive summary viene affiancato a un business plan, e realizzarlo per riassumerne il contenuto non è affatto un’operazione semplice, benché di notevole importanza.

 

Il motivo per cui in un business plan, l’executive summary arriva ad essere così importante è perché se il business plan si concentra sui numeri, questi necessitano a un certo punto di essere presentati per essere più facilmente intellegibili.

 

L’executive summary, allora, diventa non un riassunto di ciò che viene indicato nel business plan ma piuttosto un resoconto che deve attirare l’attenzione del lettore per poi spingerlo ad approfondire, eventualmente, con una lettura più specifica della parte numerica.

 

Questo consente a chi si trova di fronte al nostro business plan di evidenziare un altro aspetto: non sempre il business plan necessita di un executive summary.

 

Infatti, se non è rivolto all’esterno, come potrebbe essere un investitore, ovvero se il business plan ha una valenza solo interna, allora l’executive summary è assolutamente superfluo.

2. BUSINESS PLAN PER STARTUP: QUAL È UNA CHECKLIST TIPO DI UN EXECUTIVE SUMMARY

Per redigere un executive summary che sia efficace, si può fare riferimento alla seguente checklist di punto da sviluppare:

  • Descrizione dell’azienda, con un breve resoconto anche dei prodotti o dei servizi venduti
  • Il management
  • La mission
  • Il target dei clienti
  • Il mercato di riferimento
  • Le vendite
  • Il marketing
  • L’analisi della concorrenza
  • I passi operativi
  • Le stime
  • I piani finanziari

Dal momento che l’executive summary, come accennato in precedenza, completa il business plan, una buona prassi è quella di redigerlo citando le diverse sezioni o i capitoli del business plan a cui si fa riferimento.

 

Del resto, qualora non fosse chiaro, lo scopo dell’executive summary è quello di vestire il business plan, in maniera da renderlo più attraente agli occhi di un investitore.

 

Questo principio deve fornire la guida essenziale nella redazione finale del documento, avendo attenzione ad alcuni requisiti che ciascuna sezione o paragrafo dell’executive summary dovrebbe soddisfare.

3. BUSINESS PLAN PER STARTUP: CHE FORMA E CHE CONTENUTO DEVE AVERE UN EXCUTIVE SUMMARY

A livello contenutistico, l’introduzione dovrebbe sempre contenere lo scopo ultimo del business plan.

 

La presentazione dell’azienda dovrebbe tenere conto di presentare sia la mission che la vision ma anche i fondatori e il gruppo manageriale, ovvero rispondere alla domanda; quali sono le competenze e il valore del team?

 

Poi si dovrebbe descrivere dettagliatamente quali sono i problemi che l’azienda mira a risolvere, perché questo fornisce un’introduzione ai prodotti e servizi che poi l’azienda stessa vende sul mercato.

 

A quest’ultimo va dedicato sicuramente un paragrafo di analisi, per dare dimostrazione di avere piena consapevolezza dell’ambiente in cui ci si muove e del target a cui ci si rivolge.

 

Questo aspetto non può prescindere da un’attenta analisi dei propri concorrenti, siano essi diretti che indiretti, perché anche in questo caso dimostrare di conoscere i concorrenti è un modo per esprimere agli altri la propria consapevolezza sul percorso che si sta seguendo.

 

Se un’azienda ha una visione precisa di ciascuno di questi tre aspetti (mercato di riferimento, target di clienti, concorrenza) allora avrà anche maggiore consapevolezza sulle qualità o le eventuali necessità dei propri prodotti e dei propri servizi.

 

Sostanzialmente, un paragrafo dovrebbe servire per rispondere alla seguente domanda: quali soluzioni ha elaborato l’azienda per rispondere al problema meglio di altri?

4. BUSINESS PLAN PER STARTUP: QUANTO DEVE ESSERE ESTESO UN EXECUTIVE SUMMARY

In merito al numero di pagine non è mai semplice da definire, in quanto dipende da svariati fattori, come l’obbiettivo che si intende perseguire, la complessità del progetto, la lunghezza e la complessità del business plan a cui si lega, e quant’altro sia attinente la storia specifica dell’azienda.

 

Per qualcuno 3 o 5 pagine potrebbero essere sufficienti, per altri poche, per altri ancora troppe.

 

Vale puntualizzare ulteriormente che l’executive summary va inteso come un vero e proprio pitch di presentazione di fronte agli investitori, questo è importante per capire l’importanza da destinare a questo tipo di documento.

 

Noi siamo pronti a fornirti tutto l’aiuto necessario alla realizzazione del miglior Executive summary per il tuo business plan.

 

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