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COME AVVIARE UNA STARTUP

Avviare una startup vuol dire trasformare la propria idea innovativa in un business redditizio.
Ma non basta costituire semplicemente una società, sono altri i passi che seguono necessari a dar corpo ad un’attività di startup e riuscire ad iscriversi nella sezione speciale del registro dell’imprese.
Vediamo insieme cos’è una startup e quali sono i passi necessari per avviarla.

STARTUP: COS’È E COSA SIGNIFICA

Per diventare imprenditore avrai bisogno di un’idea di business, quindi, devi tirare su un progetto che faccia al caso tuo.

Diventare imprenditori comporta l’apertura di una Partita Iva o la costituzione di una società (se vuoi approfondire il tema sulle diverse forme societaria utili all’avvio di un’azienda clicca qui), e la gestione degli aspetti fiscali e contributivi.

Con il termine startup si intende un’impresa emergente, nuova oppure che si è appena quotata in borsa, ma il suo significato può cambiare a seconda del contesto in cui viene utilizzato.

Principalmente la startup è un’organizzazione temporanea, (rappresenta la prima fase del ciclo di vita di un’azienda, la fase di avviamento, che la porterà a diventare una grande impresa) che punta tutto il suo lavoro sull’innovazione ed è progettata per ideare un “business model” ripetibile e scalabile.

Tutte le nuove società che vengono costituite sono da considerarsi startup?

Ovviamente, la risposta a questa domanda è no.

Allora, cosa si intende esattamente per startup?

Una startup è una società di recente creazione che si contraddistingue per prodotti o servizi innovativi e che punta a crescere esponenzialmente in breve tempo e ad adottare un modello di business ripetibile e scalabile”.

Secondo l’ultimo rapporto trimestrale del Ministero dello Sviluppo economico, dedicato ai trend demografici e alle performance economiche, tra aprile e giugno 2022 sono 14.621 le startup innovative in Italia iscritte al registro delle imprese, in aumento dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

Dal punto di vista legale possiamo affermare che una startup innovativa altro non è che una società di capitali che soddisfa i requisiti necessari per poter essere iscritta alla sezione dedicata alle startup innovative del registro delle imprese.

Gli interessanti vantaggi di cui possono godere le startup dipendono quindi meno dalla recente creazione delle stesse e più dal carattere innovativo.

COME AVVIARE UNA STARTUP

Sebbene tu possa avere molte idee su come avviare una startup, il miglior metodo per farlo è uno soltanto: affidarsi a uno specialista, ottenendo così una consulenza dedicata e specializzata; importante è anche spiegare bene la propria idea e far capire la sua innovatività.

Infatti, nonostante in Italia la burocrazia richieda tempi lunghi e diversi passaggi obbligati anche per la costituzione di startup, il supporto fornito dagli esperti del settore risulta il miglior modo per avviare la tua società in breve tempo e per trovare la risposta e l’assistenza di cui hai bisogno prima, durante e dopo la costituzione.

Affidandoti a un servizio specializzato potrai dedicarti solo ed esclusivamente agli aspetti più importanti, come il progetto alla base del tuo business e la strategia di mercato, tralasciando o comunque riducendo il tempo e l’impegno da dedicare agli aspetti burocratici e legali, e facendo chiarezza su quelli contabili.

Uno degli aspetti principali legati all’apertura di una startup è la possibilità di accedere ad appositi fondi ed agevolazioni.

Avendo come obiettivi la crescita rapida e l’elevata scalabilità del modello di business, la ricerca di investimenti a sostegno del tuo progetto in fase di startup è una parte fondamentale del tuo lavoro.

Aprendo una startup hai la possibilità di partecipare a bandi, progetti e premi dedicati che possono aiutarti a dare visibilità al tuo progetto ed entrare nelle reti e nei circuiti professionali di cui hai bisogno.

Così facendo puoi ottenere risorse importanti, come la possibilità di accedere ad acceleratori, incubatori e coworking, ma anche poter presentare la tua idea e il tuo progetto di startup a potenziali investitori.

Se decidi di metterti alla ricerca di investitori ci sono due termini che devi conoscere:

  • business angel, si tratta per lo più imprenditori, più o meno affermati, che hanno esperienza nello sviluppo di progetti di business e che possono sostenerti sia finanziariamente, sia fornendoti strumenti e mettendo a tua disposizione la loro conoscenza e competenza
  • venture capital (approfondisci il tema di come si costituisce una società al seguente link) sono invece dei fondi o delle società che si occupano principalmente di trovare opportunità interessanti da finanziare con l’obiettivo di generare ritorni cospicui.

Una valida alternativa rimane altrimenti il crowdfunding.

Affidandoti a una delle tante piattaforme italiane o internazionali specializzate, puoi avviare una campagna di crowdfunding a seconda delle esigenze del tuo progetto e all’idea di business che hai in mente per la tua società.

Questa forma di finanziamento si basa su un grande numero di contribuzioni di importo contenuto.

Tra le misure a cui si può avere accesso troviamo:

  1. Contributi a fondo perduto per acquistare servizi per lo sviluppo delle imprese innovative;
  2. Sostegno al Venture Capital;
  3. Credito d’imposta in ricerca e sviluppo;
  4. Proroga del termine di permanenza nella sezione speciale del registro imprese;
  5. Estensione della garanzia per il Fondo centrale di garanzia per le Pmi;
  6. Programma Investor Visa for Italy: dimezzamento delle soglie minime di investimento;
  7. Agevolazioni per le Startup Innovative delle zone colpite da eventi sismici.

QUALI SONO I TIPI DI STARTUP ED I REQUISITI PER COSTITUIRNE UNA

Un’azienda per essere definita startup deve soddisfare alcuni requisiti.

Le condizioni necessarie sono le seguenti:

  • scalabilità sul mercato
  • replicabilità del modello di business
  • innovazione potenziale (di prodotto o di processo)
  • temporaneità, deve essere nata da meno di 5 anni

Esistono sicuramente varie tipologie di startup. Secondo Steve Blanck, noto imprenditore della Silicon Valley e padre della “lean startup“, sono addirittura cinque diversi tipi:

  • la piccola impresa
  • quelle costituite per essere acquistate
  • quelle scalabili o che cercano capitale
  • di derivazione, quindi che si diramano da società madri più grandi
  • sociali, legate quindi ad organizzazioni no-profit e di beneficienza

Secondo Paul Graham, considerato il “filosofo delle startup” che nel 2005 ha creato Y Combinator, “chi investe in questo tipo di aziende, si aspetta che molte falliranno. È una delle leggi di questo mondo. Ma se tu investi in 5 startup, 4 falliscono e una cresce di 10 volte, tu hai comunque raddoppiato i tuoi soldi. Non c’è nulla di nuovo, è come funziona il mercato dei venture capitalist”.

In Italia è stato introdotto un quadro normativo per le Startup innovative, cioè società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, residenti in Italia (o in altro Paese membro dell’Ue, ma con una sede produttiva o una filiale in Italia), che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Si può fare anche un’altra distinzione delle startup, considerando cioè il settore in cui operano e quindi il loro mercato di riferimento.

La maggior parte sono effettivamente legate alla tecnologia ed all’innovazione.

Tra gli altri settori troviamo:

  • marketing e pubblicità
  • sanitario
  • formazione
  • ambiente ed energia
  • vendite al dettaglio ed e-commerce
  • blockchain e criptovalute
  • Un’altra tipologia di startup è la cosiddetta “azienda unicorno“, un’impresa innovativa (solitamente una startup, ma non solo) valutate più di un miliardo di dollari.

  • L’esempio più noto è Facebook.

  • QUALI SONO I REQUISITI PER COSTITUIRE UNA SOCIETÀ INNOVATIVA

    I requisiti sopra indicati valgono per qualsiasi società innovativa.

    Senza di loro una impresa, che sia nuova o già operante da diversi anni, non può iscriversi alla sezione dedicata del registro delle imprese.

    Ma qual è invece la differenza tra una startup e una PMI innovativa?

    La risposta è semplice: dipende da quando la società è stata fondata.

    Come abbiamo già visto nella definizione di che cos’è una startup, il tempo è l’unico fattore utile a determinare se una società sia di fatto una startup o meno.

    Qual è dunque l’arco temporale entro il quale una società di recente formazione può essere considerata a tutti gli effetti una startup?

    Una società innovativa è una startup per i primi 5 anni di attività.

    Secondo il report di Infocamere sui trend economici delle Startup innovative (testo integrale-link pdf), alla fine del secondo trimestre 2022 sono 14.621 le aziende inscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, in aumento dell’1,8% rispetto al trimestre precedente.

    La Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative 8il 26,7% del totale nazionale), seguita da Lazio, Campania, Veneto, l’Emilia Romagna e il Piemonte. In coda troviamo la Basilicata, il Molise e la Valle d’Aosta.

    Invece il Trentino Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo.

    Per le città Milano è di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative (18,7%).

    Nel terzo trimestre 2022, si conferma il trend di crescita per le startup innovative, sono infatti oltre 14mila e 700 le società iscritte al registro delle imprese, il numero più alto di sempre.

    Lombardia, Lazio e Campania rimangono le prime tre regioni italiane per numero di startup.

    Il 2022 si chiude come miglior anno di sempre in termini di finanziamenti alle startup italiane, con più di 2 miliardi di euro investiti e una crescita del 68% rispetto al 2021.

    Questi i dati dell’Osservatorio Startup Hi-tech del Politecnico di Milano.

    QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI NEL COSTITUIRE UNA STARTUP INNOVATIVA

    Per le startup innovative sono state introdotte numerose misure.

    Nel D.L. del 19 maggio 2020 n.34, più famoso con il nome Decreto Rilancio, troviamo le seguenti agevolazioni per il rafforzamento e il sostegno dell’ecosistema delle startup innovative:

    • fondo di Garanzia per le PMI;
    • incentivi fiscali “de minimis“;
    • trasformazione in PMI innovative;
    • esonero da diritti camerali e imposte di bollo;
    • raccolta di capitali attraverso campagne di equity crowdfunding;
    • servizi di internazionalizzazione alle imprese (ICE);
    • deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
    • disciplina del lavoro flessibile;
    • proroga del termine per la copertura delle perdite;
    • deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
    • strumenti di partecipazione al capitale;
    • esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti Iva;
    • fail fast

    Le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni della loro nascita.

    L’agevolazione prevede una detrazione Irpef del 50% per persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup o PMI innovative.

    La misura è stata introdotta dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, commi 7-8) ed è disciplinata dal Decreto interministeriale del 28 dicembre 2020.

    L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR).

    Per le startup innovative l’investimento agevolato corrisponde ad un massimo di 100mila euro per ciascun periodo di imposta, mentre per le PMI innovative ammonta ad un massimo di 300mila euro (oltre questo importo è possibile detrarre il 30% dalla parte eccedente in ciascun periodo d’imposta).

    Come sancito dal Regolamento “de minimis”, non si possono ottenere più di 200mila euro di aiuti in “de minimis” nell’arco di tre esercizi finanziari.

    Di seguito le principali norme e leggi del mondo delle startup:

    Startup Act

    Se ti sembra complicato doverti confrontare con tante disposizioni normative per avviare la tua startup e trovare i fondi per farla crescere, non preoccuparti, siamo pronti ad assisterti.

    Contattaci subito scrivendo all’indirizzo info@abinnovationconsulting.com oppure compila il modulo sottostante.