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CONSIGLI PER LA CREAZIONE DI UN BUSINESS PLAN EFFICACE

Molte imprese di successo nascono da un’intuizione, ma speranze e sogni non bastano.
Per fare in modo che il progetto possa trasformarsi in un’azienda in grado di macinare profitti è necessario che oltre all’idea, vengano subito delineati obiettivi finanziari ed economici a breve e a lungo termine.
Tutte queste informazioni sono contenute nel business plan, ovvero quel documento che descrive in maniera sintetica ma puntuale le caratteristiche di un progetto imprenditoriale o di una attività, vedi il nostro articolo a riguardo link.
Ecco qualche consiglio per redigere un business plan impeccabile.

BUSINESS PLAN: FOCALIZZARSI SUGLI OBIETTIVI E SULL’IDENTIFICAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ DI MERCATO.

All’interno del Business Plan troviamo gli obiettivi delle ricerche di mercato; questi sono dei dati o una serie di informazioni che il professionista o l’imprenditore deve raccogliere, analizzare ed elaborare relativi al mercato di riferimento al fine formulare una serie di previsioni che aiuteranno l’impresa a prendere decisioni fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi strategici.

In altre parole, sono quelle informazioni necessarie per riuscire a fare delle stime strategiche sul proprio Business.

Fare indagine di mercato vuol dire ascoltare i propri stakeholder, analizzare le loro risposte ed opinioni al fine di attuare una strategia efficace e costruire il proprio vantaggio competitivo.

Possiamo sintetizzare l’utilità delle ricerche di mercato in tre situazioni:

  • Fissare degli obiettivi, come capire la dimensione del mercato in cui si vuole operare o profilare un cliente tipo
  • Problem-solving, cioè comprendere se i problemi riscontrati sono di natura interna o esterna all’azienda
  • Supportare la crescita aziendale, capire come e perché i clienti scelgono quel prodotto o servizio rispetto ad altri e quindi poter decidere quale sarà quello da immettere sul mercato

Le indagini di mercato possono essere attuate per raggiungere obiettivi specifici in ambito aziendale, in particolare sono utili per:

  1. Stimare le potenzialità di un prodotto o servizio, si valuta il successo che un prodotto o servizio può avere, quindi i suoi punti di forza e di debolezza
  2. Stimare la soddisfazione del cliente, studia l’atteggiamento del cliente verso la marca, il processo di acquisto e il grado di soddisfazione dopo il suo acquisto
  3. Definire il prezzo dei propri prodotti o servizi, cioè quanto sono disposti a pagare i propri clienti per un determinato bene
  4. Segmentare la domanda, cioè la scelta di quali clienti si vuole servire
  5. Studiare la struttura del mercato e l’evoluzione della domanda, utile per individuare tutte le variabili che possono influenzare il comportamento dei consumatori e poter intervenire tempestivamente per fronteggiare i concorrenti che introducono nuovi
  6. Monitoraggio delle strategie di marketing già avviate, come ad esempio la verifica delle promozioni in atto, la misura della penetrazione di un nuovo prodotto o la valutazione dell’efficacia di una nuova linea distributiva
  7. Identificare problemi ed opportunità, come ad esempio i punti di debolezza della marca o dell’immagine dell’impresa, la previsione delle vendite e le tendenze di mercato
  8. Trovare la risoluzione ai problemi con l’utilizzo di strategie alternative, sviluppo e progettazione di nuovi prodotti, della distribuzione e della vendita

BUSINESS PLAN: UTILIZZARE DATI E INFORMAZIONI ACCURATE PER SUPPORTARE LE PREVISIONI E LE DECISIONI

Negli ultimi anni, i dati sono diventati essenziali per guidare le decisioni aziendali.

Le organizzazioni utilizzano le informazioni raccolte per prendere decisioni basate su evidenze, ottimizzare le operazioni e anticipare le tendenze di mercato.

La crescente disponibilità di dati provenienti da diverse fonti ha aperto nuove opportunità di business per le imprese.

Grazie all’analisi dei dati, le aziende sono in grado di identificare modelli, tendenze e relazioni nascoste tra le informazioni.

Ciò consente loro di raggiungere nuovi segmenti di pubblico, ottimizzare i processi interni, migliorare il servizio clienti, anticipare le tendenze di mercato, ecc…

Risulta necessario e fondamentale cercare di capire l’importanza della data analysis per le decisioni di management, partendo dal processo di analisi dei dati e dalle principali tipologie di analisi di cui le aziende oggi possono disporre per trasformare i dati in informazioni utili e quest’ultime in decisioni di business.

L’analisi dei dati è il processo di raccolta, pulizia, ordinamento ed elaborazione di dati grezzi per estrarre informazioni rilevanti e azionabili che aiutino le aziende a prendere decisioni informate basate su evidenze concrete e non su sensazioni o osservazioni generiche.

Di conseguenza, la data analysis permette di ridurre i rischi intrinseci nel processo decisionale, fornendo utili approfondimenti e statistiche sul fenomeno indagato; i risultati dell’analisi sono spesso presentati in grafici, tabelle e infografiche che aiutano gli analisti nella comprensione delle dinamiche di mercato e nella produzione di una valutazione finale accurata.

L’analisi dei dati è importante perché aiuta a scoprire pattern e correlazioni complesse all’interno di grandi data set, che consentono alle aziende di personalizzare le proprie offerte e migliorare la customer experience.

Ogni tipo di analisi ha il proprio scopo e utilità nel contesto dell’elaborazione dei dati e nel supporto alle decisioni aziendali.

Qui di seguito sono indicate le quattro principali tipologie di analisi dei dati:

  • Analisi Descrittiva: L’analisi descrittiva si concentra sulla descrizione e sulla comprensione dei dati esistenti e risponde alla domanda “cosa è successo?”: fornisce, cioè, una panoramica delle dinamiche e dei trend riscontrati nei dati, ma non offre previsioni o soluzioni ai problemi. Questa tipologia di analisi implica l’impiego di strumenti statistici per individuare rapidamente modelli, tendenze e insight significativi all’interno dei dati. Il suo scopo è determinare pattern (correlazioni o tendenze) che definiscono le relazioni che si celano dietro i dati raccolti, così da mettere gli analisti nella condizione di poter riassumere e presentare i dati in modo chiaro e conciso;
  • Analisi Diagnostica: L’analisi diagnostica si concentra sull’indagine delle cause dei fenomeni osservati e risponde alla domanda “perché è successo?”. Questa tipologia di analisi si basa sull’identificazione di relazioni di causa ed effetto tra le variabili e sull’individuazione di pattern o anomalie nei dati. L’analisi diagnostica utilizza spesso tecniche statistiche, come la regressione, l’analisi fattoriale o l’analisi delle serie storiche, per comprendere le relazioni tra le variabili e determinare le cause alla radice di un problema o di un risultato specifico;
  • Analisi Predittiva: L’analisi predittiva si concentra sulla previsione di eventi futuri o comportamenti futuri del mercato e risponde alla domanda “Cosa è più probabile che accada?”. Essa si avvale di algoritmi e tecniche di machine learning per individuare la probabilità di risultati futuri sulla base dei dati storici raccolti. Utilizzando algoritmi e modelli statistici, l’analisi predittiva cerca di individuare pattern e relazioni nei dati che possono essere utilizzati per fare previsioni. Questo tipo di analisi può essere utile per individuare opportunità di mercato, prevedere la domanda dei clienti, prevenire frodi e, più in generale, per prendere decisioni informate per il futuro;
  • Analisi Prescrittiva: L’obiettivo dell’analisi prescrittiva è andare oltre la valutazione di quello che accadrà in futuro, fornendo suggerimenti e raccomandazioni su azioni specifiche da intraprendere per raggiungere determinati obiettivi. Questo tipo di analisi risponde alla domanda “cosa dovremmo fare a riguardo?”. Utilizzando algoritmi avanzati, modelli ottimizzati e simulazioni, l’analisi prescrittiva consente di valutare diverse opzioni e di prendere decisioni basate su valutazioni quantitative. Tale analisi è utile quando si tratta di ottimizzare processi, allocare risorse, decisioni complesse nell’ambito della pianificazione strategica, ecc. L’analisi prescrittiva richiede un’elaborazione dettagliata dei dati, algoritmi di intelligenza artificiale e una comprensione approfondita del contesto aziendale.

BUSINESS PLAN: ESSERE REALISTICI E CONCRETI NELLE STIME FINANZIARIE

Altra cosa che bisogna fare, quando si è in procinto di completare un Business Plan è definire con precisione gli obiettivi finanziari è stilare una lista di ciò che si vuole realizzare.

Per riuscirci con efficacia, serve molta precisione, soprattutto quando stabilisci il limite temporale entro cui si vogliono raggiungere tali obiettivi.

Per semplificare, potresti dividerli in 3 macrocategorie:

  • a breve termine (entro i cinque anni)
  • a medio termine (tra i 5 e i 15 anni)
  • a lungo termine (oltre i 15 anni)

Specificare un ordine temporale per gli obiettivi, e metterli per iscritto, permette di dare loro una dimensione di realtà: pianificare meglio e semplificarne la realizzazione.

A questo punto, per definire obiettivi finanziari precisi, si deve avere una consapevolezza dell’impegno economico di ciò che si vuole realizzare.

Questo passaggio permetterà di capire quanto denaro è necessario mettere da parte entro il termine prefissato e che strategie attuare per raggiungere gli obiettivi in tempo.

Per raggiungere gli obiettivi finanziari, è necessario che gli scopi che si prefiggono siano SMART, un acronimo che si può riassumere in:

  • Specifici, ossia chiari e focalizzati. Ad esempio, non basta decidere di voler acquistare una casa, bensì è importante specificare il budget, di quanti locali la desideri, se sarà una villa o appartamento, in che zona, ecc…;
  • Misurabili. Ovvero, che possano essere monitorati nel corso del tempo, indicatori di performance specifici, i quali indichino se ti stai avvicinando o meno al loro raggiungimento;
  • Attuabili e raggiungibili. Bisogna fare in modo che gli obiettivi siano in linea con le proprie possibilità;
  • Rilevanti. Ossia, che abbiano un’effettiva importanza nella vita dell’imprenditore, altrimenti il risultato potrebbe essere la perdita di entusiasmo dopo poco tempo;
  • Temporalmente definiti. Un obiettivo senza una data di scadenza non è un obiettivo, ma un desiderio.

BUSINESS PLAN: STRUTTURA FORMATTAZIONE DEL DOCUMENTO, FEEDBACK E CONSULENZE ESTERNE PER MIGLIORARE

Esistono alcuni fattori chiave da tenere a mente per fare un business plan efficace.

  • Conosci il tuo pubblico. Sapere chi leggerà il tuo piano di business (può essere destinato anche solo a te) ti permette di adeguare sia il linguaggio che il livello di approfondimento alle necessità. E tra l’altro ti aiuta a stabilire quali informazioni includere e quali invece omettere perché prive di impatto;
  • Definisci un obiettivo chiaro. Se l’obiettivo è ottenere un finanziamento per la tua azienda, dovrai impegnarti a scrivere un piano operativo completo, che tiene in considerazione il modo in cui il tuo business potrà ottenere dei profitti;
  • Investi tempo nella ricerca. Le sezioni del business plan saranno basate principalmente sulle tue idee e sulla tua visione. Ma alcune delle informazioni più importanti da includere si fondano sulla ricerca da fonti esterne. In particolare, dedica del tempo per capire a chi vendere, se c’è una domanda per i tuoi prodotti all’interno della nicchia di mercato e chi altro vende prodotti o servizi simili ai tuoi. In altre parole, vi permetterà di approfondire il tuo modello di business;
  • Rispetta chiarezza e capacità di sintesi. Un business plan deve essere sempre breve e scorrevole, a chiunque sia destinato; in linea di massima la sua lunghezza non dovrebbe superare le 15-20 pagine. Se ci sono documenti che ritieni utili, considerali di aggiungerli in allegato.
  • Mantieni coerenti tono, stile e voce. Perché vi sia uniformità, è meglio che sia un’unica persona a occuparsi di scrivere il business plan. O comunque dovresti provvedere a una revisione, prima di consegnarlo ai destinatari.

Qualora tu voglia fare un primo draft in autonomia, prima di sottoporlo ad eventuali investitori, il nostro consiglio è sempre far sottoporre la tua idea a un professionista per una revisione formale e sostanziale del documento.

Le vendite sono essenziali per la sopravvivenza dell’attività, così come per il raggiungimento degli obiettivi di business: nel prossimo capitolo vedremo come stabilire delle previsioni in merito.

Se vuoi un supporto per redigere un business plan cucito su misura per la tua azienda, contattaci subito.

Un nostro esperto è pronto ad assisterti, scrivici all’indirizzo di posta elettronica info@abinnovationconsulting.com, oppure compila il modulo seguente.