DIRITTO D’AUTORE, COPYRIGHT E CREATIVE COMMONS: COSA SONO ED IN COSA SI DIFFERENZIANO

Durante la tua formazione accademica, università, il tuo lavoro o nella tua vita quotidiana, hai probabilmente sentito parlare di "Diritto d'autore", "Copyright" e "Creative Commons".
Tuttavia, a volte è difficile comprenderne le differenze e capire bene come usarli per proteggere il proprio lavoro se si vuole rispettare la proprietà intellettuale ed evitare il plagio.
Ancora di più, se sei un insegnante, uno studente o uno scrittore professionista, padroneggiare il copyright e le Creative Commons non può non far parte del tuo background.
In questo articolo puoi trovare tutte le informazioni utili per comprendere cosa sono ed in cosa si differenziano.

IL DIRITTO D’AUTORE

Il diritto d’autore rappresenta la parte del diritto che riguarda la proprietà intellettuale e artistica.

Il termine diritto d’autore fa parte di un concetto più ampio di proprietà intellettuale che comprende due rami principali: la proprietà industriale e la proprietà letteraria e artistica.

Il diritto d’autore è acquisito automaticamente quando un’opera viene definita come una creazione intellettuale.

Connessi al diritto d’autore è importante ricordare e citare due diritti connessi a esso:

  • Il diritto morale accompagna l’autore durante la diffusione della sua opera e nella protezione della sua integrità. Garantisce il rispetto del nome dell’autore, l’autenticità e la libertà di diffusione della sua opera così come il diritto del produttore di ritirare la sua opera dal mercato se lo desidera;
  • Il diritto patrimoniale protegge gli interessi economici dell’autore e dei suoi aventi diritto durante tutta la durata della protezione legale. Garantisce il diritto dell’autore di diffondere liberamente la sua opera e di trarne un profitto economico.

    In base alla classificazione di Nizza, i prodotti rientrano nelle classi da 1 a 34 e i servizi nelle classi da 35 a 45.

    Inoltre, il diritto d’autore protegge la proprietà intellettuale come opere musicali, dipinti, fotografie ma anche legate alle nuove tecnologie quali il software.

    Infatti, come si legge da un estratto tradotto dall’articolo “Diritto d’autore” sul sito dell’INPI, “Il diritto d’autore protegge le opere letterarie, comprese le creazioni grafiche, sonore o audiovisive e plastiche, le creazioni musicali, ma anche il software, le creazioni di arte applicata, le creazioni di moda, ecc… Anche gli interpreti, i produttori di videogrammi e fonogrammi e le imprese di comunicazione audiovisiva hanno diritti legati al diritto d’autore”.

    Per sfruttare un’opera protetta da diritto d’autore in Europa o in qualsiasi altra parte del mondo, è necessario ottenere l’autorizzazione del suo proprietario.

    Se l’autore dell’opera è deceduto da meno di 70 anni, gli aventi diritto, in particolare gli eredi dell’autore, devono essere contattati.

    Ci sono eccezioni per l’utilizzo di opere protette da diritto d’autore senza dover citare il creatore dell’opera:

    • Nel caso in cui l’autore sia morto da più di 70 anni, la sua opera è di dominio pubblico ed è quindi libera da diritti
    • Nel contesto dell’insegnamento e dell’apprendimento accademico, l’insegnante può omettere gli autori dell’opera.
    • Nella caricatura e nella parodia dell’opera originale, l’autore non è menzionato.

DIRITTO D’AUTORE, RIFORMA EUROPEA NEL 2019

La riforma europea del diritto d’autore del 2019 mira a proteggere gli autori dalle grandi piattaforme internet come Facebook, Google News o Youtube.

Le piattaforme internet interessate sono quelle con:

  1. Almeno 3 anni di esistenza
  2. Almeno 5 milioni di utenti ogni mese
  3. Un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro

L’obiettivo della riforma europea del diritto d’autore è quella di remunerare i creatori di contenuti web (articoli, video, musica…) per le loro produzioni.

Facebook, Google News o Youtube sono ora direttamente responsabili dei contenuti pubblicati, soprattutto in caso di plagio.

Il contenuto pubblicato online deve essere filtrato in modo che sia adatto agli utenti e l’autore deve essere chiaramente identificato.

Per esempio, i minori sono quindi risparmiati da scene violente o inappropriate.

Un altro esempio: la musica usata come sottofondo nei video deve essere libera da diritti.

Queste piattaforme digitali sono autorizzate a rimuovere i contenuti che non soddisfano i requisiti della riforma europea del diritto d’autore.

Tuttavia, l’introduzione di questi filtri ha sollevato domande tra gli utenti di Facebook, Google News o Youtube, così come tra i professionisti del settore.

Susan Wojcicki è intervenuta sull’argomento, usando come esempio il video più popolare su Youtube “Despacito”: “La clip contiene diversi diritti d’autore, alcuni dei quali rimangono ancora oggi sconosciuti, ed è quindi impossibile per la piattaforma video applicare questa direttiva per filtrare il contenuto a causa del colossale volume di video caricati.” – Estratto tradotto dall’articolo “L’articolo 13 è quasi finito e cambierà Internet come lo conosciamo“.

La politica delle principali piattaforme web è rimasta la stessa per quanto riguarda i meme, le vignette e le GIF di Internet che possono continuare ad essere condivise sui social network rispetto al diritto d’autore.

Come promemoria, un meme di Internet è un contenuto web sotto forma di video, GIF o immagine generalmente umoristico o satirico.

I meme sono ampiamente condivisi sui social network e su Internet in generale.

Al di fuori dell’Unione Europea, ci sono altre leggi per rafforzare la remunerazione dei creatori di contenuti web (articoli, video, musica…) come il “codice di condotta” australiano.

D’altra parte, sulle grandi piattaforme web, le vostre produzioni sono protette ovunque nel mondo a seconda la politica di proprietà intellettuale della piattaforma utilizzata.

DIRITTO D’AUTORE, COME PROTEGGERE IL TUO LAVORO

Non appena il tuo lavoro intellettuale viene prodotto, acquisisci automaticamente il diritto d’autore.

Otterrai il diritto di sfruttare liberamente il tuo lavoro oltre alla protezione della proprietà intellettuale in Europa e nel mondo.

Secondo il Codice della Proprietà Intellettuale emanato con Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, il diritto d’autore riguarda:

  • Le Opere scritte: letterarie, artistiche e scientifiche, comprese le traduzioni originali
  • Le Opere orali: conferenze, discorsi, sermoni, arringhe, interviste
  • Opere drammatiche o coreografiche, numeri del circo
  • Le Creazioni sonore: opere musicali, grafiche e plastiche
  • Le Arti visive: fotografie, opere cinematografiche e audiovisive
  • I Disegni (pittura, architettura, scultura, incisione, litografia)
  • Le creazioni d’arte applicata, notoriamente le creazioni di moda
  • Le Illustrazioni, mappe, piani e schizzi e opere plastiche relative a geografia, topografia, architettura e scienza
  • I Software

Tuttavia, è possibile che qualcuno stia violando il tuo lavoro sostenendo di esserne l’autore.

In questo caso, devi identificarti come il vero proprietario dell’opera.

Secondo l’articolo tradotto di Avocats Picovschi su “Proprietà intellettuale e diritto d’autore: come proteggere le vostre creazioni?“, la prova della paternità può essere stabilita con qualsiasi mezzo:

  • Divulgazione del lavoro al pubblico (caso più comune)
  • Inviarlo a te stesso per lettera raccomandata (non aprirlo)
  • La busta Soleau all’INPI (solo per i formati cartacei, il che esclude le opere digitali)
  • Archiviare il lavoro in un ufficio dell’ufficiale giudiziario o del notaio
  • Il deposito dell’opera in una società di gestione collettiva (la società certifica che un deposito è stato fatto in una certa data, senza testimoniare la proprietà dei diritti)
  • Il deposito online presso l’APP (agenzia per la protezione dei programmi), riservato alle opere digitali”.

IL COPYRIGHT, UNA PROTEZIONE PER LE OPERE LETTERARIE

Il copyright è spesso presentato dal simbolo © che protegge le opere (letterarie, artistiche e industriali) dando all’autore, ai suoi eredi e cessionari, il diritto esclusivo di sfruttare e difendere le loro proprietà intellettuali.

Il Copyright è il diritto che si riserva un autore o un suo cessionario di proteggere lo sfruttamento, per un certo numero di anni, di un’opera letteraria, artistica o scientifica. Contrassegnare questo diritto con il simbolo © seguito dal nome del titolare del copyright e l’indicazione dell’anno della prima pubblicazione“.

A prima vista, il Copyright è simile al diritto d’autore, tuttavia, ci sono alcune differenze tra il Copyright e il diritto d’autore classico: infatti, il Copyright protegge l’opera dell’autore, mentre il diritto d’autore protegge l’autore stesso.

Inoltre, il diritto d’autore si acquisisce per il solo fatto della produzione dell’opera letteraria o artistica, il Copyright, invece, richiede un deposito presso un ufficio competente.

Il Copyright è applicato nei paesi di “Common Law” (Canada, Stati Uniti, Australia, Regno Unito, ecc.).

Il suo valore legale in paesi diversi da quelli di “Common Law” (paesi dell’Unione Europea per esempio) può essere considerato nullo, il simbolo © ha quindi un ruolo più informativo che legale.

Per ottenere il Copyright, è necessario registrarsi presso un ufficio competente.

Il processo di deposito è diverso a seconda dell’organizzazione scelta.

Ci sono diverse piattaforme che lavorano con gli ufficiali giudiziari e che ti permettono di depositare il tuo Copyright su Internet, tuttavia, i loro servizi non sono gratuiti.

Esempio: Copyright.be: “Registrazione e deposito di Copyright” è una piattaforma online per la registrazione e il deposito di Copyright.

I servizi forniti mediamente hanno un prezzo compreso tra 40€ e 400€ a seconda della formula scelta e della natura della proprietà intellettuale da proteggere, permettono di registrare un Copyright.

Dopo aver ottenuto il tuo Copyright, puoi mostrare con orgoglio il logo © sul tuo libro, alla fine del tuo articolo o alla fine del tuo video.

Ti ricordiamo che le tue opere sono automaticamente protette a livello internazionale, in 179 paesi che hanno firmato la Convenzione di Berna.

Secondo Copyright France, i seguenti Paesi non sono firmatari di questa convenzione: Angola, Cambogia, Eritrea, Etiopia, Iraq, Iran, Laos, Maldive, Isole Marshall, Palau, Papua – Nuova Guinea, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Timor Est, Uganda.

Non sei quindi obbligato a depositare una domanda di Copyright se vivi in Italia e vuoi proteggere le tue opere in Australia per esempio.

Per utilizzare un’opera protetta da Copyright, è anche necessario ottenere il permesso dell’autore.

Il Copyright, come i diritti d’autore, protegge il suo autore fino a 70 anni dopo la sua morte, anche se si possono trovare delle eccezioni.

LICENZE CREATIVE COMMONS: UNO STRUMENTO DI CONDIVISIONE

Per esentare gli utenti di Internet dal dover chiedere il permesso di sfruttare un’opera, alcuni autori usano licenze di distribuzione libera.

Queste licenze, per esempio le licenze Creative Commons, danno al pubblico il diritto di usare le opere sotto certe condizioni.

Le licenze Creative Commons (licenze CC) sono licenze di distribuzione libera, sono state create per permettere di facilitare ad autori di opere, professionisti o dilettanti la condivisione del loro lavoro.

Al contrario, gli utenti di Internet possono sfruttare e utilizzare queste opere secondo le condizioni stabilite dagli autori e senza chiedere il loro permesso.

È quindi possibile, grazie alle licenze Creative Commons, autorizzare in anticipo lo sfruttamento e il riutilizzo delle opere (immagini, video, testi, musica…) da parte del pubblico secondo condizioni prestabilite.

Ci sono 6 licenze Creative Commons (che approfondiremo in futuro) che ti permettono di condividere le tue opere intellettuali sotto diverse condizioni.

Puoi ottenere una licenza Creative Commons per le tue produzioni in 2 clic:

  • Per prima cosa, vai al sito web di Creativecommons.org
  • Nella scheda “condividi il tuo lavoro”, potrai scegliere le condizioni di condivisione
  • Ottieni la tua licenza Creative

Lo sfruttamento di un’opera protetta da una licenza Creative Commons avviene secondo le condizioni d’uso prestabilite dal suo autore e sono indicate attraverso la combinazione dei diversi simboli delle licenze Creative Commons.

Le 6 licenze Creative Commons derivano dalla combinazione di codici CC oltre a una licenza CC-Zero e sono:

  1. Attribuzione
  2. Attribuzione/condividi allo stesso modo
  3. Attribuzione/non opere derivate
  4. Attribuzione/non commerciale
  5. Attribuzione/non commerciale/condividi allo stesso modo
  6. Attribuzione/ non commerciale/ non opere derivate.

Se vuoi avere altre informazioni riguardo “Diritto d’autore”, “Copyright” e “Creative Commons” o necessiti di un aiuto nel proteggere i diritti delle tue opere, contattaci subito per avere un supporto.

Scrivici all’indirizzo info@abinnovationconsulting.com oppure compila il modulo sottostante.