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GOOGLE ANALYTICS VIETATO IN ITALIA: ECCO LE ALTERNATIVE

Google Analytics, il popolare e performante tool, viola la normativa sulla protezione dei dati, secondo il Garante per la privacy.
Il tool di Google si può sostituire con altri servizi analoghi, vediamo quali.

1. GOOGLE ANALYTICS, BANDITO L’USO DI TALE STRUMENTO

Il Garante per la protezione dei dati personali, come affermato nel precedente articolo pubblicato nel nostro blog, ha dichiarato illecito l’uso di Google Analytics.

 

L’Autority, è arrivata a dichiarare lo stop in Europa di tale strumento dopo attente analisi e ricerche.

 

Infatti, si è scoperto chele informazioni raccolte sui visitatori vengono poi trasferiti in un paese sprovvisto di un adeguato livello di protezione ovvero gli Stati Uniti.

 

Come vi già spiegato nel dettaglio, nel precedente articolo, i gestori dei siti web che utilizzano Google Analytics sfruttano i cookies per raccogliere numerose informazioni sulle interazioni con i visitatori come indirizzo ip oppure browser, sistema operativo e alcuni componenti hardware del dispositivo utilizzato fino a data e ora dell’accesso per poi trasferire tutto il pacchetto negli USA.

 

In modo particolare l’indirizzo ip costituisce un’informazione personale che, anche se tronco, può essere ricostruita coi mezzi a disposizione da Google che incrocia i dati con gli altri in suo possesso.

2. QUANTO TEMPO HANNO I GESTORI DEI SITI WEB PER METTERSI IN REGOLA?

L’uscita di scena di Google Analytics può diventare un duro colpo per molti gestori di siti da quelli personali fino ai portali con milioni di pagine viste al mese.

 

I gestori dei siti web hanno tempo fino al 7 settembre 2022 per mettersi in regola.

 

Questa scadenza è relativa al fatto che alla fine delle indagini effettuate dal Garante della Privacy questo ha adottato il primo di una serie di provvedimenti con cui ha ammonito Caffeina Media S.r.l. che gestisce un sito web, obbligando la stessa di adattarsi al Regolamento europeo, attraverso il trasferimento ad altre alternative a Google Analytics approvate dal Garante della Privacy entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento, datato 9 giugno 2022.

 

Scaduti i 90 giorni di tempo assegnati alla società destinataria del provvedimento, il Garante della Privacy inizierà, anche sulla base di specifiche attività di ispezione, a controllare la conformità al Regolamento Ue dei trasferimenti di dati effettuati dai titolari.

 

Da qui la possibilità che possano scattare ingenti sanzioni per i gestori dei siti web.

3. LE PROPOSTE FORNITE DAL GARANTE DELLA PRIVACY

Quali sono le migliori alternative puntare per accedere alle statistiche complete sui visitatori rispettando le normative di privacy italiane e europee?

 

Matomo è una delle migliori soluzioni per chi cerca un servizio di statistica completo e accurato quasi come Google Analytics, ma che non ricostruisce i dati anonimi in alcun modo. Si può provare gratuitamente, poi è necessario scegliere un piano con prezzi di circa 17 euro al mese.

 

Simple Analytics è un altro servizio di statistica che punta in modo fermo sul rispetto della privacy con un’interfaccia semplice e pulita per accedere ai vari dettagli per scoprire di più sui visitatori. I piani sono piuttosto economici e partono da meno di 10 euro al mese.

 

Fathom Analytics è un terzo servizio di statistica votato al rispetto dei dati, infatti vengono raccolti solo le metriche più importanti. Tra gli strumenti ci sono il bypass di blocchi di pubblicità e la possibilità di creare report regolari. I prezzi partono da circa 12 euro al mese.

 

Plausible Analytics costa meno di tutti gli altri (circa 5 euro al mese) ed è di tipo open-source (il codice è su GitHub), proponendosi come un’alternativa al Google Analytics più privacy-friendly. L’interfaccia è minimalista eppure offre molti approfondimenti.

 

Parsely è un servizio parte del servizio vip di WordPress per fornire una analitica completa dei visitatori del sito votata soprattutto ai confronti delle performance nel tempo e sulla provenienza dei lettori. Si può usare liberamente su WordPress, mentre per usi aziendali è necessario richiedere un preventivo personalizzato.

 

I nostri esperti sono pronti a fornirti la migliore soluzione per adeguare le tue attività online alle disposizioni del Garante Privacy ed al GDPR, mettendoti al riparo da possibili sanzioni.

 

Scrivici all’indirizzo info@abinnovationconsulting.com, oppure compilando il modulo che trovi di seguito.