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IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – GARANTE PRIVACY

Il Garante per la protezione dei dati personali è una figura divenuta, soprattutto negli ultimi tempi, di estrema importanza nel panorama della tutela della privacy dei cittadini poiché garantisce che i loro dati personali vengano trattati adeguatamente e nel rispetto della legge.
Di seguito, puoi trovare tutte le informazioni utili per sapere con esattezza chi è il Garante Privacy e come occorre comportarsi nei suoi confronti.

GARANTE PRIVACY: CHI È E DI COSA SI OCCUPA

Da tempo sono state attivate in Italia le cosiddette autorità amministrative indipendenti e si tratta, più nello specifico, di enti che hanno il compito di svolgere attività di regolazione e vigilanza in settori ritenuti particolarmente delicati.

Tra queste, rientra anche il garante per la protezione dei dati personali, chiamato in genere Garante della privacy.

Quest’autorità è stata istituita per la prima volta dalla legge 675/1996 e successivamente disciplinata dal decreto legislativo 196/2003.

In seguito, poi l’intero settore ha subito una significativa evoluzione con il decreto legislativo 101/2018 che ha introdotto in Italia le direttive europee previste nel regolamento generale sulla protezione dei dati personali ovvero il GDPR.

Il Garante per la protezione dei dati personali è dunque un’autorità amministrativa indipendente di controllo designata anche ai fini dell’attuazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (UE) 2016/679 prevista ai sensi dell’arti.51.

Il Garante Privacy svolge attività di:

  1. Vigilanza e controllo, egli monitora costantemente il trattamento dei dati personali da parte di organizzazioni pubbliche e private, assicurandosi che queste adottino pratiche conformi alle leggi. Inoltre, prescrive ai titolari o ai responsabili del trattamento dei dati le misure da adottare per rispettar i diritti e le libertà fondamentali degli individui e collabora con le autorità di controllo per garantire l’attuazione coerente del Regolamento.
  2. Sanzioni e provvedimenti correttivi, qualora vengano rilevate violazioni delle normative, il Garante della Privacy ha il potere di infliggere sanzioni e imporre correzioni alle organizzazioni coinvolte, al fine di tutelare i diritti delle persone interessate.
  3. Consulenza e promozione della privacy, Il Garante offre consulenza a cittadini, aziende e organizzazioni per risolvere dubbi, fornire informazioni sulla protezione dei dati personali e aiutare nella gestione delle problematiche legate alla privacy. Svolge attività di promozione e sensibilizzazione sull’importanza della protezione dei dati personali, incoraggiando buone pratiche e consapevolezza sulla privacy digitale.
  4. Partecipazione legislativa, egli può segnalare al Parlamento e altri organismi e istituzioni la necessità di adottare atti normativi e amministrativi rispetto alla data protection, formulare il suo giudizio su proposte di atti, e partecipare alla discussione con audizioni presso il Parlamento.

GARANTE PRIVACY: QUALE IL SUO SCOPO

Il Garante della Privacy gode di una serie di poteri per esplicare le sue attività, tra cui: l’adozione di linee guida e codici di condotta; l’organizzazione di ispezioni in loco e la richiesta di accesso a documenti e banche dati; l’irrogazione di sanzioni amministrative; l’ingiunzione alla rettifica o alla cancellazione dei dati personali, l’imposizione di una limitazione provvisoria o definitiva del loro trattamento, fino anche al divieto.

Il GDPR conferisce ai cittadini europei una serie di diritti riguardo ai loro dati personali. In situazioni in cui questi diritti vengono violati o compromessi, è dunque opportuno rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali.

Di seguito alcune delle violazioni:

  1. Violazioni dei diritti del soggetto interessato: Se si ritiene che un’organizzazione stia trattando i propri dati personali in modo illegale, non rispettando i propri diritti previsti dal GDPR (come il diritto all’accesso, alla rettifica, alla cancellazione, o l’opposizione al trattamento), si può segnalare il caso al Garante per una verifica e intervento.
  2. Trattamenti illeciti o senza consenso: Se si sospetta che un’azienda stia trattando i propri dati personali senza il proprio consenso o in violazione delle leggi sulla privacy, si può presentare una segnalazione al Garante per avviare un’indagine.

GARANTE PRIVACY: COME E QUANDO RIVOLGERSI

Quando si verifica una violazione della privacy o dei diritti personali bisogna contattare il responsabile o il titolare del trattamento dei dati per presentare un’istanza.

Una volta invitata la richiesta l’interessato entro 30 giorni deve ricevere una risposta soddisfacente.

Qualora non ottenesse una risposta o questa fosse insoddisfacente, può rivolgersi direttamente al Garante.

Se il passare del termine di 30 giorni comporterebbe un pregiudizio imminente e irreparabile, dimostrabile con prove, l’interessato può presentare l’istanza direttamente al Garante senza attendere la scadenza dei 30 giorni.

Sono diverse le modalità attraverso le quali ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali.

Uno fra tutti è il reclamo con il quale l’interessato segnala al Garante una violazione delle normative sulla protezione dei dati personali.

Questo atto circostanziato può essere presentato in due situazioni ovvero quando la tutela dei propri diritti non è stata soddisfacente o quando si desidera che il Garante prenda una decisione su una questione di sua competenza

Il reclamo non richiede particolari formalità ma deve contenere informazioni essenziali, tra cui i fatti e le circostanze su cui si basa, le disposizioni presumibilmente violate, le misure richieste e i dettagli identificativi del titolare, del responsabile e dell’istante.

Il Garante avvia poi un’istruttoria preliminare e può adottare provvedimenti amministrativi, come il blocco del trattamento o l’adozione di misure per garantire la conformità alla normativa.

Tuttavia, presentare un reclamo non è gratuito.

Un’altra opzione, invece gratuita, è la segnalazione che non richiede particolari vincoli di forma, ma deve includere informazioni chiave che consentano al Garante di valutare la illegittimità o illiceità del trattamento dei dati personali.

Anche per la segnalazione, il Garante può avviare un’istruttoria preliminare e adottare provvedimenti amministrativi per correggere eventuali violazioni.

Infine, vi è il ricorso, che a differenza dei precedenti è invece un atto soggetto a particolari formalità.

Può essere presentato quando il titolare o il responsabile non risponde in modo tempestivo o soddisfacente all’istanza presentata. In caso di rischio imminente e irreparabile per l’interessato, il ricorso può essere presentato senza attendere i termini di risposta.

Come probabilmente avrai notato, adottare il giusto comportamento nei confronti del Garante per la protezione dei dati personali, può non essere sempre semplice.

Per avere una valida assistenza a conformare la tua attività alle normative sulla privacy ed a procedere, quando necessario, in maniera opportuna verso il Garante Privacy, contattaci subito.

Scrivici all’indirizzo di posta elettronica info@abinnovationconsulting.com, oppure compila il modulo seguente.